Lago di Endine, il giro completo

Da tempo desideravo fare questo giro, siamo nel weekend pasquale, il clima è ideale, non resta quindi che partire! La mia giornata inizia a Tavernola Bergamasca sul lago d’Iseo, da qui proseguo sulla strada costiera passando per Riva di Solto e seguo le indicazioni per Endine Gaiano. Parcheggio libero e facile e il giro può avere inizio.

Il lago di Endine si trova al centro della Val Cavallina, nelle Alpi Orobie, a 12 chilometri da Lovere e a 30 da Bergamo. La forma è allungata e la flora molto rigogliosa. In pratica un incantevole specchio d’acqua immerso in un ambiente naturale pressochè intatto. Il perimetro, percorribile a piedi e in bicicletta, costeggia il lago con spiazzi di spiaggia e prati per pic nic.

Si tratta di un percorso lungo circa 18 chilometri, interamente pianeggiante, tra antichi borghi e bellissimi scorci. Parola d’ordine tranquillità assoluta. Il percorso è davvero adatto a tutti e la cosa più bella è che la passeggiata si snoda quasi completamente a bordo lago su sentieri, tranne qualche tratto su strada, per cui il lago si può davvero toccare con mano, senza barriere.

Da Endine Gaiano mi muovo con il lago sulla sinistra. E’ un lago placido, vicino, che trasmette grande tranquillità. Pedalò e pescatori lo popolano in maniera silenziosa e discreta (sul lago non è infatti permessa la navigazione delle barche a motore) e verrebbe naturale fermarsi con un bel libro a godersi il paesaggio ma l’obiettivo è completare il giro del lago!

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L’itinerario

Il mio itinerario parte da Endine Gaiano, una bella località con spiagge, campeggi, sentieri a bordo lago e la possibilità di praticare sport acquatici come canoa e windsurf. A livello artistico, segnalo la Chiesa di San Giorgio che conserva notevoli opere d’arte e la Chiesa di San Remigio. Si prosegue a bordo lago fino all’abitato di Bianzano, il paese più piccolo della valle, da cui si intravede il Castello Suardi, la cui costruzione risale al 1233. Si tratta di un robusto complesso a due piani, dominato da una torre e recintato da un doppio ordine di mura.

Il sentiero a bordo lago

Il sentiero si snoda tra diversi splendidi punti panoramici con qualche bar e ristorante affacciato sul lago. Supero i paesi di Dosso e Madrera, fino a Ranzanico al Lago. Qui, subito dopo l’abitato, si trova un importante luogo legato alla storia del paese: l’ex Filanda Suardi. La costruzione dell’edificio paleoindustriale, ora ristrutturato, risale all’Ottocento e la sua corte interna ospita un giardino curatissimo che guarda verso il lago. Nel fabbricato ora sono presenti un bar e un hotel di lusso, ma per approfondire i segreti della filatura e tutto il suo processo a partire dai bachi fino alla seta, senza tralasciare la storia dei filati della Val Cavallina, si può sempre salire in paese a Ranzanico e visitare il Museo Fal’Fil, allestito all’interno di Palazzo Re.

Proseguendo si giunge a Spinone al Lago con la piccola chiesa di San Pietro in Vincoli, una delle più antiche della valle, che risale al XIII secolo. In ogni caso, già dall’esterno il piccolo edificio in pietra è splendido, ma chi ha la fortuna di trovarlo aperto può ammirare anche una «Madonna con Bambino» e gli affreschi di sei sibille e sei profeti, riconducibili alla scuola di Lorenzo Lotto.

Chiesa di S. Pietro in Vincoli

Si raggiunge l’ansa che ci porta verso Monasterolo, forse la parte più bella.

Siamo al giro di boa!

Il sentiero non si allontana mai dalla sponda del lago, aprendosi a Monasterolo in un grande prato. Questa piccola oasi di pace è animata da molte persone che fanno sport o si fermano per un aperitivo nel bar vicino, si godono gli ultimi raggi di sole della giornata o iniziano ad accendere le griglie a disposizione nell’area picnic. Prima di fermarsi a riposare, però, vale la pena prendersi del tempo per visitare la chiesa di Monasterolo, sia per ammirare i brillanti mosaici della via Crucis posti negli anni Settanta sul muro che la circonda, sia perché ospita una «Trasfigurazione» del pittore bergamasco Carpinoni.

Il tratto verso Monasterolo

Si giunge al borgo di Monasterolo del Castello, dove si possono visitare alcuni siti di rilievo: il Castello medievale con il bel giardino e la Chiesa barocca di San Salvatore. In questa zona inoltre ci sono quattro fonti: una è particolarmente apprezzata dagli abitanti dei paesi limitrofi perché ricca di minerali, limpida, fresca e gratuita. Un pit stop  qui è d’obbligo!

Si continua a camminare con il percorso che si snoda vicino al lago, con scorci splendidi, fino a raggiungere anche il piccolo paese di San Felice, passando dalla Chiesa di San Michele, edificata nel 1628.

Chiesa di San Michele

La passeggiata a lago offre una ricca varietà di ambienti, specie animali e vegetali. I primi metri vicino all’acqua sono caratterizzati dalla tipica vegetazione lacustre, come la canna palustre, i giunchi e le ninfee bianche. Per quanto riguarda la vita animale, l’ambiente è adatto alla nidificazione di specie come il germano, la folaga, la gallinella d’acqua, il cigno, l’allocco e altri, ma è anche popolato da grande varietà di anfibi e pesci.

Dopo San Felice per tornare al punto di partenza è necessario percorrere qualche chilometro su asfalto, a bordo strada. A livello del lago ci sono parecchie proprietà private che ne precludono l’accesso, e le poche stradine sterrate che scendono a riva tra l’una e l’altra portano a moli o spiaggette non comunicanti tra loro e dedicati alla pesca. Il Lago di Endine infatti è particolarmente conosciuto tra i pescatori per il carpfishing : spesso vengono pescati carpe anche di notevoli dimensioni, che dopo le foto ricordo vengono liberate.

Immagine rappresentativa del lago con un pescatore in attività

A un certo punto si arriva ad una passerella in legno che permette di raggiungere in pochi minuti la sponda opposta del lago di Endine. Una volta percorsa la passerella si arriva infatti a Endine Gaiano e quindi al punto di partenza.

La passerella che ci riporta a Endine Gaiano

Una bella camminata, i chilometri non sono pochi ma la grande tranquillità di questi luoghi li rende assolutamente piacevoli. I punti di ristori non mancano, ci sono bar e ristoranti lungo il percorso per cui non è necessario portarsi il pranzo al sacco.

Esperienza da ripetere, aggiungendo magari una rigenerante sosta bagno oppure d’inverno per ammirare lo spettacolo del lago ghiacciato!

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